Scopo. I neurological soft signs (NSS) sono “lievi” anomalie neurologiche, indicative di una diffusa disfunzione
del sistema nervoso centrale. Molti sono stati gli studi condotti sull’argomento e sarà pertanto utile fare il punto sulle attuali
conoscenze, in modo da poter definire il reale ruolo dei NSS nella patologia psichiatrica e, di conseguenza, la loro utilità
clinica. Metodo. Sono stati selezionati tutti i lavori incentrati sulle relazioni esistenti tra NSS e principali disturbi psichiatrici
e sulle correlazioni esistenti con la terapia antipsicotica. Risultati. Molte sono le dimostrazioni cliniche sulle correlazioni
esistenti tra NSS e schizofrenia; minori, ma comunque significative sulle correlazioni con il disturbo ossessivo-compulsivo
e con il disturbo bipolare. In tutte queste tre popolazioni psichiatriche si evidenzia come la prevalenza di NSS sia significativamente
superiore rispetto alla popolazione generale e di come sia possibile riscontrare manifestazioni neurologiche già all’esordio
della malattia. È stato inoltre dimostrato come i NSS siano spesso in stretta correlazione con elementi psicopatologici,
tanto da poter essere considerati indicatori di gravità del disturbo, severità del decorso e non ultima, risposta terapeutica.
Questi risultati non sembrano essere in relazione con il trattamento farmacologico. Conclusioni. I NSS risultano essere
un elemento clinico obiettivo nella valutazione di disturbi psichiatrici gravi, sia in una fase prodromica, permettendo di ipotizzare
un maggior rischio di sviluppo di malattia e quindi possibilità di un intervento precoce, sia all’esordio, in quanto spesso
elemento predittivo di gravità e risposta terapeutica, sia durante il decorso della malattia, in quanto direttamente correlati
alla sintomatologia psichiatrica legata a processi ideativi più complessi.